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Giglio Castello

Giglio Castello (Sede Municipale), sito a quota 405 s.l.m., è cinto da imponenti mura intervallate da tre torri a pianta circolare e da sette a base rettangolare. Eretto dai Pisani nel XII sec., più volte ampliato e restaurato dai Granduchi di Toscana, è a tutt'oggi pressochè intatto nel suo interno.Vi si entrava da una sola parte (ora accesso principale) dove tre cancelli chiudevano altrettante porte. Quello che chiudeva la porta più interna era robustissimo. Fino a tutto il 1859 restava chiuso nelle ore notturne e nessuno poteva uscire. Tale provvedimento, scrupolosamente osservato, era stao preso per prevenire i furti campestri.Oggi il Castello è meta turistica d’obbligo per chiunque approdi all’Isola, perchè è proprio il Castello che dà al Giglio la sua personalità, la sua singolarità.Quassù, tra l’altro, è particolarmente piacevole godersi la frescura nelle chiare serate estive.Lo hanno scoperto subito i turisti, che, dopo una giornata di mare, vengono qui a rinfrescare la loro pelle assolata.Il Castello è intersecato da vie molto strette, spesso sormontate da archi ai quali si apppoggiano i muri delle case frontali. Si notato molti “balzuoli”, ossia scale esterne che rendono accessibili le case dei piani superiori. Era ritenuto il modo più semplice per accedere a proprietà diverse; la costruzione di scale interne avrebbe ridotto ulteriormente i già esigui spazi di molte case. Ogni casa aveva la cantina, dove venivano conservati i prodotti campestri. Nella maggior parte dei casi, affiancata alla cantina, c’era la stalla dell’asino, per secoli unico mezzo di trasporto e unico ausilio nei lavori dei campi.

GIGLIO CASTELLO

La Rocca aldobrandesca, nota anche come Rocca Pisana, è una struttura fortificata situata a Giglio Castello, frazione e borgo medievale del comune di Isola del Giglio situato nella parte più alta e interna dell'isola. Rispetto alle altre fortificazioni presenti sull'isola, non può essere annoverata tra quelle costiere, anche per la scarsissima visibilità presente verso il mare in caso di foschia. La fortificazione sorse in epoca altomedievale come possedimento dell'Abbazia delle Tre Fontane di Roma. Nel corso del XII secolo divenne possesso della famiglia Aldobrandeschi che iniziarono i lavori di ampliamento della struttura preesistente, che venne pienamente inglobata nel fiorente borgo di Giglio Castello ed assunse il caratteristico aspetto fortificato tipico di tutte le altre rocche sotto il loro controllo. Tuttavia, l'isola venne successivamente conquistata dai Pisani, che fecero eseguire ulteriori lavori di ristrutturazione ed ampliamento sia alla medesima rocca che alla cinta muraria. Nei primi anni del Quattrocento, l'Isola del Giglio fu conquistata dai Medici ed entrò a far parte del Granducato di Toscana, seguendone le sorti da quel momento in poi. La rocca venne ristrutturata nuovamente tra il Cinquecento e il Seicento, dopo temporanei periodi di degrado che seguirono alcune incursioni piratesche che causarono danni e scompiglio sull'isola. Altri lavori di riqualificazione furono effettuati nel corso del Settecento, quando furono ampliati gli edifici che ospitavano gli alloggi delle sentinelle, oltre al palazzo padronale; nel 1762 fu costruita presso il complesso della rocca la cappella di Santa Barbara, che sostituì la preesistente cappella dedicata alla Santissima Trinità. Dopo l'Unità d'Italia il complesso fortificato fu temporaneamente trasformato in struttura carceraria, successivamente dismessa con la chiusura definitiva avvenuta nella prima metà del secolo scorso. In seguito, la rocca fu venduta a privati e trasformata in un complesso abitativo. La Rocca aldobrandesca di Giglio Castello è situata nel punto più alto del borgo castellano ed è costituita da un vero e proprio fortilizio esterno a base trapezoidale, disposto su più livelli e poggiante su un lato ad un torrione semicircolare di avvistamento che si eleva lungo il circuito perimetrale delle Mura di Giglio Castello. Le strutture murarie del fortilizio, in pietra, poggiano su imponenti basamenti a scarpa, che conferiscono all'intera struttura un ulteriore aspetto fortificato, ancor più amplificato dalle bastionature agli angoli rivolti verso l'esterno del borgo. All'intero del fortilizio vi sono due corpi di fabbrica principali, uno dei quali ospitava la residenza dei governanti e del podestà, presso il quale si trovava la perduta cappella gentilizia. L'accesso alla rocca, sormontato da un'imponente stemma dei Medici che ricorda il loro dominio, avviene attraverso la caratteristica Porta della Rocca, che si apre lungo la cinta muraria. Ulteriori dispositivi di siucurezza erano garantiti in passato dal ponte levatoio che permette il collegamento dall'interno dell'area del fortilizio agli edifici residenziali, il cui portone d'ingresso principale al piano rialzato è raggiungibile attraverso una rampa di scale esterna.

le Mura e il Centro Storico



























































la Chiesa di San Pietro Apostolo















































La Chiesa di San Pietro Apostolo di Giglio Castello è stata costruita con tutta probalità nel XV secolo. Al suo interno potrete ammirare un notevole numeri di reperti: un capitello corinzio del 22 sec. a. C. che sostiene l'acquasantiera, le due statue del settecento di San Mamiliano e di San Pietro, l'altare in marmo del XV sec., i reliquari dei Papi Urbano I e Urbano VIII, gli arredi sacri di Papa Innocenzo XIII, tre tele dei Nasini, il crocifisso d'avorio del XVI sec. attribuito al Giambologna, il reliquario del 1724 contenente l'ulna destra di San Mamiliano (vedi foto) ed esposte in una teca di vetro, si trovano due sciabole ed una pistala con intarsi pregiati abbandonate dai pirati durante l'ultimo attacco del 1799.